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Gettiamo tutte le nostre preoccupazioni su Geova

Gettiamo tutte le nostre preoccupazioni su Geova

“Gettate su di lui tutta la vostra ansietà, perché egli ha cura di voi” (1 PIET. 5:7)

CANTICI: 60, 23

1, 2. (a) Perché non dovremmo stupirci se proviamo una certa ansia? (Vedi l’immagine iniziale.) (b) Cosa considereremo in questo articolo?

I TEMPI in cui viviamo sono molto stressanti. Satana il Diavolo è infuriato e “va in giro come un leone ruggente, cercando di divorare qualcuno” (1 Piet. 5:8; Riv. 12:17). Quindi non ci dovrebbe sorprendere che anche i servitori di Dio a volte provino ansia. Fedeli servitori di Geova del passato, come il re Davide, in alcune situazioni furono assaliti dall’“ansia” (Sal. 13:2, Nuova Riveduta). Anche l’apostolo Paolo provò “ansietà per tutte le congregazioni” (2 Cor. 11:28). Ma cosa possiamo fare quando ci sentiamo schiacciati dall’ansia?

2 Proprio come fece con i suoi servitori nel passato, il nostro amorevole Padre celeste può aiutare anche noi ad alleviare in modo significativo l’ansia o l’angoscia che proviamo. La Bibbia infatti dice: “Gettate su di lui tutta la vostra ansietà, perché egli ha cura di voi” (1 Piet. 5:7). Ma come possiamo gettare su Geova le nostre preoccupazioni? Prendiamo in considerazione quattro cose che ci possono aiutare: pregare in modo sentito, leggere la Parola di Dio e meditare su di essa, avvalerci dello spirito santo di Geova ed esternare i nostri sentimenti a un amico fidato. Mentre studiamo questo articolo, cerchiamo di isolare alcuni suggerimenti da mettere in pratica.

“GETTA SU GEOVA STESSO IL TUO PESO”

3. Come possiamo ‘gettare su Geova il nostro peso’ mediante la preghiera?

3 Un primo passo che possiamo compiere è quello di rivolgerci a Geova in preghiera. Quando ci troviamo di fronte a situazioni che causano preoccupazione, inquietudine o ansia, dobbiamo aprire il cuore al nostro amorevole Padre celeste. Il salmista Davide implorò Geova: “Presta orecchio, o Dio, alla mia preghiera”. Poi aggiunse: “Getta su Geova stesso il tuo peso, ed egli stesso ti sosterrà” (Sal. 55:1, 22). Dopo aver fatto tutto il possibile per risolvere un problema, ci sarà molto più utile pregare in modo sentito che farci prendere dall’ansia. Ma in che modo la preghiera può aiutarci a non essere sopraffatti dall’angoscia e da pensieri inquietanti? (Sal. 94:18, 19).

4. Perché è così importante pregare quando siamo ansiosi?

4 Leggi Filippesi 4:6, 7. Geova può rispondere alle nostre fervide, sentite e continue suppliche dandoci una calma interiore che può liberarci dai sentimenti negativi. Molti hanno provato questa calma in prima persona. Al posto dell’ansia, uno stato emotivo caratterizzato da angoscia e brutti presentimenti, Dio li ha aiutati a provare un profondo senso di pace e tranquillità che va oltre l’umana comprensione. Anche noi possiamo ricevere un simile aiuto. “La pace di Dio” può davvero aiutarci a superare tutte le nostre difficoltà. Possiamo avere completa fiducia nella rassicurante promessa di Geova: “Non preoccuparti, io sono il tuo Dio. Ti rendo forte, ti aiuto” (Isa. 41:10, Parola del Signore).

LA PAROLA DI DIO CI DÀ PACE INTERIORE

5. In che modo la Parola di Dio può darci pace interiore?

5 Un altro modo per ricevere pace interiore è quello di leggere brani biblici e meditare su di essi. Questo è particolarmente importante perché la Bibbia contiene consigli pratici che ci permettono di gestire, ridurre o addirittura evitare l’ansia. Non dovremmo sottovalutare il fatto che la Parola di Dio può esserci utile e può ristorarci, dato che contiene le sagge parole del nostro Creatore. Riflettendo sui pensieri di Dio e utilizzando al meglio la guida pratica fornita dalla Bibbia saremo di certo rafforzati. Infatti, Geova mise chiaramente in relazione l’essere ‘coraggiosi e forti’ e il “non provare spavento” con la lettura della sua Parola (Gios. 1:7-9).

6. Quale effetto positivo possono avere su di noi le parole di Gesù?

6 La Bibbia riporta le parole e gli insegnamenti di Gesù, che furono di vero conforto e ristoro per i suoi ascoltatori. Molte persone amavano stare con lui perché riusciva a calmare chi era turbato, rafforzava i deboli e consolava chi era depresso. (Leggi Matteo 11:28-30.) Gesù mostrava considerazione per i bisogni spirituali, emotivi e fisici delle persone (Mar. 6:30-32). La promessa di Gesù di sostenere i suoi seguaci non era valida solo per gli apostoli, che viaggiavano con lui, ma lo è anche per noi oggi, sebbene non siamo fisicamente in sua compagnia. Ora che è Re in cielo, Gesù continua a mostrare empatia; può “venire in aiuto” di ognuno di noi e darci “aiuto al tempo opportuno” quando siamo in preda all’ansia. Può aiutarci ad affrontare situazioni difficili e può infondere in noi speranza e coraggio (Ebr. 2:17, 18; 4:16).

LO SPIRITO DI DIO PRODUCE IN NOI QUALITÀ DIVINE

7. Quali benefìci riceviamo quando Dio ci dà lo spirito santo che gli chiediamo?

7 Come promesso da Gesù, il nostro Padre celeste concede spirito santo a quelli che glielo chiedono (Luca 11:10-13). Abbiamo quindi a disposizione un terzo potente mezzo per ridurre l’ansia: il frutto dello spirito. Queste qualità, prodotte dalla forza attiva di Dio, riflettono la personalità del nostro Dio Onnipotente (leggi Galati 5:22, 23; Col. 3:10). Se coltiviamo il frutto dello spirito, i nostri rapporti con gli altri miglioreranno. Inoltre sarà più facile evitare che sorgano situazioni che potrebbero causare ansia. Riflettiamo brevemente sui modi in cui il frutto dello spirito ci aiuta.

8-12. In che modo il frutto dello spirito santo di Dio può aiutarci a gestire o a evitare situazioni stressanti?

8 “Amore, gioia, pace”. Se ci sforziamo di trattare gli altri in modo rispettoso, probabilmente sarà più facile gestire i nostri sentimenti negativi. Infatti, mostrando agli altri amore fraterno, tenero affetto e onore eviteremo di creare situazioni che potrebbero causarci ansia (Rom. 12:10).

9 “Longanimità, benignità, bontà”. La Bibbia dice: “Divenite benigni gli uni verso gli altri, teneramente compassionevoli, perdonandovi liberalmente gli uni gli altri” (Efes. 4:32). Seguendo questo consiglio promuoveremo rapporti pacifici con gli altri e impediremo a situazioni potenzialmente stressanti di aggravarsi. Inoltre affronteremo meglio i problemi che possono sorgere a causa dell’imperfezione.

10 “Fede”. Oggi l’ansia scaturisce spesso dalla preoccupazione per il denaro o per i beni materiali (Prov. 18:11). In questo caso la forte fede nell’amorevole cura di Geova può aiutarci a gestire o a evitare l’ansia. Possiamo essere molto meno ansiosi se seguiamo l’ispirato consiglio dell’apostolo Paolo di “[accontentarsi] delle cose presenti”. Possiamo anche essere rassicurati dalle sue successive parole: “Poiché [Dio] ha detto: ‘Non ti lascerò affatto né in alcun modo ti abbandonerò’. Così possiamo aver coraggio e dire: ‘Geova è il mio soccorritore; non avrò timore. Che mi può fare l’uomo?’” (Ebr. 13:5, 6).

11 “Mitezza, padronanza di sé”. Mostrare simili qualità dà buoni risultati perché ci permette di evitare “acrimoniosa amarezza e collera e ira e clamore e parola ingiuriosa”, come pure altri comportamenti che potrebbero causarci stress (Efes. 4:31).

12 Naturalmente serve umiltà per sottomettersi alla “potente mano di Dio” e ‘gettare su di lui tutta la nostra ansietà’ (1 Piet. 5:6, 7). Ma coltivare l’umiltà ci permetterà di ottenere il favore e il sostegno di Dio (Mic. 6:8). Se riconosciamo i nostri limiti a livello fisico, mentale ed emotivo confideremo in Dio anziché in noi stessi. Di conseguenza sarà meno probabile sentirsi sopraffatti dall’ansia.

“NON SIATE MAI ANSIOSI”

13. Cosa intendeva Gesù quando disse: “Non siate mai ansiosi”?

13 In Matteo 6:34 troviamo il saggio consiglio di Gesù: “Non siate mai ansiosi”. (Leggi.) Potrebbe sembrare difficile mettere in pratica tale suggerimento. Cosa intendeva dire Gesù con quelle parole? Naturalmente non voleva dire che un servitore di Dio non avrebbe mai provato ansia, come dimostrano le parole di Davide e di Paolo che abbiamo già menzionato. Piuttosto, Gesù voleva aiutare i discepoli a capire che l’ansia eccessiva o incontrollata non risolve i problemi. Ogni giorno dobbiamo affrontare situazioni difficili. Quindi non è saggio aggiungere ai problemi che già abbiamo preoccupazioni riguardo al passato o al futuro. In che modo possiamo seguire il consiglio di Gesù e trovare sollievo dall’ansia?

14. Come possiamo affrontare l’ansia dovuta a situazioni del passato?

14 Azioni o errori del passato potrebbero causarci una certa ansia. Potremmo essere tormentati da sensi di colpa per qualcosa che abbiamo fatto nel passato, forse addirittura molti anni fa. A volte il re Davide aveva la sensazione che ‘i suoi errori passassero sulla sua testa’, tanto che disse: “Ho ruggito a causa del gemito del mio cuore” (Sal. 38:3, 4, 8, 18). In quella situazione cosa sarebbe stato saggio fare? Davide decise di confidare nella misericordia e nel perdono di Geova. Così poté affermare: “Felice è colui la cui rivolta è perdonata”. (Leggi Salmo 32:1-3, 5.)

15. (a) Perché non ci dovremmo preoccupare eccessivamente del presente? (b) Cosa possiamo fare per ridurre l’ansia? (Vedi il riquadro “ Modi pratici per ridurre l’ansia”.)

15 Anche situazioni che stiamo vivendo oggi potrebbero renderci ansiosi. Consideriamo l’esempio di Davide. Quando scrisse il Salmo 55, era in pericolo di vita (Sal. 55:2-5). Comunque non lasciò che l’ansia demolisse la sua fiducia in Geova. Davide pregò con fervore riguardo ai suoi problemi. Allo stesso tempo capì l’importanza di compiere passi concreti per affrontare ciò che gli causava ansia (2 Sam. 15:30-34). Cosa possiamo imparare da Davide? Anziché farci schiacciare dall’ansia, dovremmo fare il possibile per affrontare la situazione e poi lasciare le cose nelle mani di Geova, fiduciosi che egli ci aiuterà.

16. In che modo il significato del nome di Dio può rafforzare la nostra fede?

16 Preoccuparsi in modo eccessivo di problemi che potremmo incontrare nel futuro spesso causa ansia ingiustificata. Tuttavia non è saggio farsi prendere dall’ansia o dalla preoccupazione per avvenimenti che non si sono ancora verificati. Spesso le cose non vanno così male come temevamo. Inoltre possiamo ‘gettare su Dio tutta la nostra ansietà’, ricordando che non c’è situazione che lui non sia in grado di controllare. Si ritiene che il suo stesso nome significhi “Egli fa divenire” (Eso. 3:14). Il profondo significato del nome divino ci garantisce che Dio è pienamente in grado di far adempiere i suoi propositi riguardo ai suoi adoratori. Possiamo essere certi che Dio ricompenserà i suoi fedeli servitori e li aiuterà ad affrontare l’ansia dovuta a situazioni del passato, del presente e del futuro.

IL DIALOGO APERTO

17, 18. In che modo il dialogo aperto può aiutarci ad affrontare l’ansia?

17 Un quarto fattore che contribuirà a ridurre l’ansia è parlare apertamente con una persona fidata esternandole i nostri sentimenti. Il nostro coniuge, un caro amico o un anziano di congregazione possono aiutarci a vedere le cose dalla giusta prospettiva. Un proverbio biblico afferma: “L’ansiosa cura nel cuore dell’uomo è ciò che lo farà chinare, ma la parola buona è ciò che lo fa rallegrare” (Prov. 12:25). Comunicare in modo schietto e sincero può aiutarci ad analizzare le nostre preoccupazioni e ad affrontarle. La Bibbia dice: “I piani sono frustrati dove non si parla in maniera confidenziale, ma nella moltitudine dei consiglieri c’è la riuscita” (Prov. 15:22).

18 Geova può aiutarci a gestire l’ansia anche per mezzo delle adunanze di congregazione. Quando siamo presenti, possiamo stare insieme a fratelli e sorelle che si interessano di noi e che desiderano incoraggiarci (Ebr. 10:24, 25). Questo “scambio d’incoraggiamento” ci ricarica a livello spirituale e ci aiuta a controllare l’ansia (Rom. 1:12).

LA NOSTRA AMICIZIA CON DIO: L’AIUTO PIÙ GRANDE

19. Perché possiamo essere sicuri che la nostra amicizia con Dio ci rafforzerà?

19 Consideriamo l’esempio di un anziano di congregazione del Canada che ha imparato quanto sia importante ‘gettare la sua ansietà’ su Geova. È molto stressato a causa del suo lavoro di insegnante e soffre anche di un disturbo d’ansia. Come affronta questa situazione? Il fratello spiega: “Mi rendo conto che sforzarmi di stringere un’amicizia sempre più profonda con Geova mi aiuta più di ogni altra cosa ad affrontare le mie difficoltà emotive. Anche il sostegno dei fratelli e di veri amici è essenziale in questi momenti difficili. Parlo in modo onesto e aperto con mia moglie di come mi sento. Gli altri anziani e il sorvegliante di circoscrizione mi hanno aiutato moltissimo a vedere le cose dalla giusta prospettiva. Inoltre mi sono rivolto a un medico. Ho anche imparato a gestire in modo diverso il mio tempo e a riservarne un po’ per rilassarmi e fare attività fisica. Piano piano ho iniziato a sentirmi più padrone di me stesso. Quando affronto situazioni che non dipendono da me, lascio le cose nelle mani di Geova”.

20. (a) Come possiamo ‘gettare su Dio la nostra ansietà’? (b) Di cosa parlerà il prossimo articolo?

20 In questo articolo abbiamo considerato l’importanza di ‘gettare su Dio la nostra ansietà’ pregando in modo sentito, leggendo la sua Parola e meditando su di essa. Abbiamo anche visto quanto sia importante coltivare il frutto dello spirito, esternare i nostri sentimenti a una persona fidata e ricevere incoraggiamento stando insieme ai nostri compagni di fede. Nel prossimo articolo vedremo un altro modo in cui Geova ci sostiene: ci offre la speranza di una ricompensa (Ebr. 11:6).