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Il fratello Šamil’ Chakimov viene abbracciato da fratelli e sorelle quando esce di prigione

16 MAGGIO 2023
TAGIKISTAN

Rilasciato il fratello settantaduenne Šamil’ Chakimov

Rilasciato il fratello settantaduenne Šamil’ Chakimov

Il 16 maggio 2023 il fratello Šamil’ Chakimov è stato rilasciato da un carcere del Tagikistan. Torna a casa dopo aver passato più di quattro anni in prigione a motivo della sua fede.

Anche prima del suo arresto, avvenuto nel 2019, Šamil’ soffriva di pressione alta, problemi cardiaci e altre malattie. Nonostante le cattive condizioni di salute, Šamil’ non ha ricevuto adeguate cure mediche mentre era in prigione. Come risultato, la sua salute è peggiorata e ha addirittura sviluppato una cancrena a una gamba e a un piede.

Benché in prigione abbia sofferto fisicamente e si sia trovato in condizioni difficili, Šamil’ è riuscito a mantenere un atteggiamento positivo concentrandosi su alcuni versetti della Parola di Dio.

Fuori dal carcere, i fratelli accolgono Šamil’ con un cartellone che dice: “Šamil’, ti vogliamo bene!”

Nelle sue preghiere Šamil’ ha spesso menzionato le parole di Salmo 141:8: “I miei occhi sono rivolti a te, o Sovrano Signore Geova. In te mi sono rifugiato”. Inoltre ha trovato molto conforto nelle parole di Isaia 49:13, 16, dove si dice che il nome degli afflitti è simbolicamente “inciso” sul palmo delle mani di Geova. Questi pensieri hanno rassicurato Šamil’: anche se era chiuso in una prigione, Geova non lo avrebbe dimenticato.

Grazie al conforto che ha ricevuto dalla Parola di Geova, Šamil’ è riuscito a non perdere la gioia ed è anche stato in grado di incoraggiare altri. Un fratello che per tutto questo periodo si è mantenuto in contatto con lui ha detto: “La prima volta che l’ho chiamato mi aspettavo di sentire la voce di un uomo triste e depresso. E invece ho trovato un uomo pieno di vigore. È riuscito a essere positivo in ogni circostanza, e spesso ha tirato su il morale anche a noi”.

Lamentazioni 3:25 dice: “Geova è buono con chi spera in lui, con chi continua a cercarlo”. Siamo sicuri che Geova continuerà a essere “buono” con Šamil’ e con tutti i fratelli e le sorelle che perseverano con gioia in Tagikistan.